martedì 17 novembre 2009

INCONTRO PUBBLICO SUL PROBLEMA ACQUA

ACQUA:
QUANTO MI COSTI?

INCONTRO PUBBLICO SULL’ARGOMENTO ACQUA:
COSTI, INTERVENTI E PROBLEMATICHE DELLA RETE
IDRICA DI PAULARO

Interverrà il Presidente di CARNIACQUE:
RENZO PETRIS


VENERDI’ 20 NOVEMBRE 2009
ORE 20.00
Presso la sala adiacente al
BAR ITALIA
TUTTA LA POPOLAZIONE E’ INVITATA A PARTECIPARE

lunedì 2 novembre 2009

PAULARO DEMOCRATICA: IL FOGLIO INFORMATIVO DEL NOSTRO CIRCOLO

Qui di fianco troverete il link per scaricare il foglio informativo del circolo del Partito Democratico di Paularo.
Basta cliccare, nella sezione "Foglio Informativo" , sul titolo "PD novembre 2009".


martedì 27 ottobre 2009

PRIMARIE: UN GRANDE SUCCESSO!!!

Pierluigi Bersani è il nuovo segretario del Partito Democratico. L'ex ministro dello Sviluppo Economico del governo Prodi, già vincitore tra gli iscritti del Pd, ha conquistato anche il voto degli elettori delle primarie, sconfiggendo Dario Franceschini, segretario uscente, e Ignazio Marino. E' stato lo stesso Franceschini ad ammettere la sconfitta e ad annunciare per primo la vittoria di Bersani."Il dato politico è che la scelta dei nostri elettori è stata quella di eleggere Pier Luigi Bersani segretario del Pd", ha dichiarato in tarda serata il segretario uscente.Quindici minuti dopo la mezzanotte è arrivato anche il dato sull'affluenza alle urne. "A quest'ora hanno partecipato sicuramente tre milioni di persone", ha fatto sapere Maurizio Migliavacca, coordinatore organizzativo del Partito Democratico.Il primo commento di Pier Luigi Bersani è arrivato sul social network Twitter. "Dentro la vittoria di tutti c'è anche la mia", ha scritto Bersani. Poco dopo, nella prima conferenza stampa da segretario, Bersani ha spiegato che il Pd "sarà un partito senza padroni, non di un uomo solo. Farò il leader a modo mio, ma il Pd non sarà di un uomo solo. Un grande partito popolare è un collettivo di protagonisti e questa sarà la chiave del mio lavoro"."Preferisco - ha continuato Bersani - che il Pd si definisca un partito dell'alternativa piuttosto che dell'opposizione, perché l'alternativa comprende anche l'opposizione ma non sempre è vero il contrario, e stare in un angolo a urlare non porta a nulla".Inevitabile un commento sui dati dell'affluenza alle urne, vicini a quelli delle primarie del 2007, quando vinse Walter Veltroni. In quell'occasione, a partecipare alle primarie furono in 3 milioni e mezzo. Questa volta, a recarsi alle urne sono state circa 3 milioni di persone, un dato che ha superato le aspettative dei tre candidati, che avevano previsto il voto di 2 milioni, 2 milioni e mezzo di persone."Tre milioni di persone sono una grande prova di democrazia. Tre milioni di persone che hanno pagato due euro a testa per partecipare alle primarie sono un grande risultato", ha commentato Bersani.

domenica 6 settembre 2009

DOPOSCUOLA PER I RAGAZZI DI PAULARO

Su proposta del consigliere D’Avolio , delegato all’istruzione, il Comune di Paularo per il prossimo anno scolastico intende promuovere, d’intesa con l’Istituto comprensivo, un doposcuola nelle giornate in cui non c’è “rientro” pomeridiano. Il servizio andrebbe incontro innanzitutto a quelle famiglie i cui genitori lavorano entrambi, ma è aperto a tutti. Nella prima riunione svoltasi a giugno, sono sorte delle incomprensioni, che si ritiene possano essere chiarite all’inizio del nuovo anno. Per il momento il numero delle adesioni è basso, per cui si attende la verifica di settembre. Come si diceva, la precedenza verrà data a coloro che non possono seguire i propri figli nello svolgimento dei compiti domestici; se ci saranno sufficienti adesioni (almeno 10 per gruppo sia delle elementari che delle medie) si potrebbe affidare il servizio a una cooperativa di educatori, che dia adeguate garanzie sul personale impiegato. Poiché in alcuni pomeriggi durante l’anno si svolgono attività parascolastiche, organizzate dalla Scuola,(corso di intaglio, corso di guida ecologica, “recuperi”) i genitori potranno decidere se far partecipare i propri figli alle suddette attività o lasciarli con gli educatori. Il monte ore complessivo per l’intero anno sarebbe di circa 300 ore, entro le quali non sono escluse attività di animazione o la frequenza ai suddetti corsi della Scuola, che occupano un tempo limitato (dalle 30 alle 60 ore annuali).

In settembre verrà convocata una seconda riunione per definire tempi e modalità del servizio, per il quale sarà comunque previsto un contributo da parte delle famiglie

lunedì 31 agosto 2009

COMUNITA' MONTANA

A chi interessa che chiudano la Comunità montana della Carnia? A vedere le reazioni che appaiono sulla stampa, sembra semplicemente una questione tra Sindaci, quelli favorevoli e quelli contrari (la maggioranza) Forse non si presta molta attenzione al ruolo che questo Ente ha svolto e sta svolgendo da anni, indipendentemente dalle maggioranze politiche che l’hanno governato. La Carnia è composta da 28 Comuni di piccole e piccolissime dimensioni. Pensare che questi piccoli comuni possano gestire da soli le immense problematiche della montagna è illusorio, ma è diventato sempre più difficile garantire servizi adeguati per i cittadini, se si resta isolati. Ecco perché subito dopo la guerra uomini illuminati come Gortani, Lepre, Marchetti e altri, forti dell’esperienza della Repubblica libera della Carnia durante la Resistenza con capitale Ampezzo, fondarono la Comunità carnica, che comprendeva non solo la Carnia, ma anche la ValCanale e il Canal del Ferro fino a Tarvisio. Poi venne la legge nazionale 1102/71 che istituì in tutta Italia le Comunità montane.

Ora a 35 anni dalla fondazione della C.M. qualcuno (tra cui il Presidente regionale Tondo e la Lega) propongono di abolirle. Per sostituirle come? Non si sa. Intanto lo stesso Tondo riconosce che senza le C.M. si rischia di perdere i finanziamenti europei, per cui è meglio per il momento commissariarle. Niente più Consiglio dei Sindaci, ma un “governatore” nominato dall’alto, un funzionario dipendente dalla Regione. Si dice che in questo modo si risparmierà. Non si dice che le spese per gli organismi comunitari costano metà di un Consigliere regionale; vedremo quanto si spenderà con il Commissario. Ci si dimentica di dire che la Comunità montana della Carnia ha saputo costruirsi in questi anni un patrimonio di 40 milioni di Euro, con il cui ricavato è autosufficiente. Vogliono sopprimere non le strutture o gli impiegati delle Comunità (che non possono essere “soppressi”; al massimo possono passare alle dipendenze di un altro Ente, la Provincia o altri organismi da creare), bensì gli organi democratici come il Consiglio e la Giunta, espressione dei Comuni. E’ una operazione “centralistica e antifederale” secondo la dichiarazione dello stesso Tondo; si dimentica che 5 anni fa il 75% dei carnici votò per la Provincia dell’Alto Friuli, che non passò per l’opposizione del gemonese soprattutto.

E intanto sopravviveranno i molteplici enti creati in questi anni per limitare l’azione della Comunità e per sistemare i propri “amici” (Cosint, Euroleader, ERSA, BIM, Agemont, ATER, Consorzi vari) per non parlare della Provincia, che durante le elezioni il centro-destra aveva promesso di eliminare

La popolazione forse conosce poco dell’attività di questo Ente, dall’energia (centraline, impianti a biomasse e fotovoltaici) alla sistemazione idrogeologica, alla cultura (vedi Carnia Musei) e alla gestione associata di molti servizi per conto dei Comuni, ma siamo sicuri che, come succede spesso, ci si rende conto di cosa perderemo quando non avremo più la Comunità.

Siamo ancora in tempo per fermare la “scure” centralizzatrice della Regione avviando una razionalizzazione degli Enti che operano in montagna e a vantaggio dei cittadini della montagna.

lunedì 3 agosto 2009

NON MANCARE!!!!

DIAMO UN FUTURO ALLA SPERANZA

LA CARNIA NON TACE

Il commissariamento della Comunità montana della Carnia da parte della Giunta regionale (Presidente Tondo) in vista di una sua soppressione è un insulto alla democrazia di un popolo, che ha fatto della autonomia e dell’autodeterminazione una sua bandiera sin dalla Repubblica libera del 1944 e ancora prima.

Non accettiamo che un proconsole mandato da Trieste decida per noi.

Rispondiamo pacificamente a questa sfida per la DIGNITA’ DELLA CARNIA con un

GIRO…..TONDO

GIOVEDI’ 6 AGOSTO 2009

Alle ore 18

Nel piazzale della Comunità montana in

Via Carnia Libera 1944

mercoledì 17 giugno 2009

UNO, TRINO..... +5



Mai fidarsi di chi troppo calorosamente Vi saluta, cari amici che leggete il Ns blog, mai!!!
Dietro questo malcelato tentativi di imbonimento ci sta sempre una richiesta, più o meno nascosta tra le righe, oppure, nascosta da un presunto rispetto delle Vostre idee!!!
Solitamente compaiono dopo qualche anno di silenzio cercando di raccontarci ogni minima cosa fatta in questo periodo, amplificando il lavoro svolto come se avvessero rimesso a nuovo non solo un paese ma il mondo intero. 
Ma la cosa piu preoccupante che non parlano e non parleranno mai di lavoro di gruppo, esistendo per loro solamente la prima persona singolare,o al limite citando qualche collaboratore o collega che ritengono di poco conto e la cui concorrenza non li preoccupa.
Ringraziamo quindi sentitamente chi in periodo elettorale ci propina tutte le solite trite e ritrite locandine, santini e lettere, ma altrettanto sentitamente gli diciamo che non vogliamo esser considerati solamente in questo periodo, vogliamo esser informati sempre ed in maniera esauriente, senza tanti giri di parole e senza quel continuo uso dei quotidiani in cui troppe cose vengono omesse per far apparire il paese diverso, il paese nuovo.
Noi, quindi, scegliamo il rinnovamento, scegliamo un nuovo modo di far politica nella quale non conta il dove sei seduto ma conta il quanto fai per il paese, ma soprattutto quanto fai per TUTTO QUANTO IL PAESE....... INDISTINTAMENTE!!!! 

VERGOGNA!!!

Una giornata tipo. Il solito caldo asfissiante nelle città. Il tran tran quotidiano delle persone che vanno a lavoro. Poco importa se accanto a scene di ordinaria abitudine, a Napoli, la camorra spara in mezzo alle strade uccidendo un ragazzo e se, a Roma, sfilano un migliaio di terremotati che protestano, senza alcun colore “politico”, per la mancanza di aiuti concreti per la ricostruzione dell'Abruzzo.

Cosa accomuna due eventi così distanti e allo stesso tempo drammatici? L'indifferenza. Totale. I giornali e i telegiornali – soprattutto il Tg1 – trattano l'argomento con distacco dandogli poca importanza. La notizia è Berlusconi da Obama, gli abbracci e i saluti. L'altra notizia è screditare sia “la Repubblica”, sia la rabbia dei magistrati davanti alla legge sulle intercettazioni che elimina uno strumento fondamentale per la lotta contro la criminalità come lo dimostrano i recenti arresti dei fiancheggiatori del boss mafioso Matteo Messina Denaro.

La situazione non cambia se il ragazzo ucciso e non soccorso da nessuno era rom. Poteva essere svizzero, italiano, albanese. Non cambia se tra gli abruzzesi che erano al sit-in davanti al Parlamento ci fossero anche persone anziane che ora non hanno più nulla e dormono ancora in tenda. 

Cambia tutto se si ha il fegato di guardare queste due tragedie con gli occhi del signore con la camicia rosa che continua a cercare di obliterare il biglietto della metropolitana, infastidito degli schiamazzi da un lato e delle richieste di aiuto del ragazzo ferito a morte e della sua compagna in preda al panico. E la stessa cosa è valida se si leggono le pagine de “Il Giornale” - di proprietà Berlusconi – che definisce 4 gatti le persone che protestano a Montecitorio.

Sembra davvero che la parola d'ordine sia “chissenefrega”. La crisi non c'è, in Abruzzo stanno tutti bene e vivono in villa come il sindaco de L'Aquila, Massimo Cialente – articolo di prima pagina sempre de Il Giornale ndr -, Obama ama Berlusconi perché senza il suo apporto non saprebbe dove piazzare 3 detenuti di Guantanamo, il Pd vive di soli conflitti interni e le intercettazioni servono solo a scoprire tradimenti tra mogli e mariti.

La speranza è che ci si svegli da questo lungo torpore che confonde la vista e l'udito di molti italiani. Che non si legga che la sparatoria napoletana sia la conseguenza della mala-amministrazione del centrosinistra a Napoli. Che non si legga, poi, che a L'Aquila le case saranno pronte già da domani perché oggi, stranamente, Berlusconi di ritorno a Washington farà una visita nel capoluogo abruzzese. 

"Per le popolazioni de L'Aquila e dell'Abruzzo sono stati presi impegni precisi in gran parte disattesi nel provvedimento legislativo in discussione alla Camera''. Per il segretario del Pd,Dario Franceschini, sono le promesse mancate la ragione che ha portato alcuni sindaci e abitanti delle aree colpite dal terremoto a promuovere un sit-in di protesta davanti a Montecitorio. Secondo Franceschini non è pensabile che si possa calare una cappa di silenzio sulla loro voce e sulle loro aspettative: "Di sicuro non è corretto. E il nostro dovere è controllare che gli impegni vengano rispettati". Il problema, a giudizio di Franceschini, è che l'attenzione che c'era per il terremoto “prima delle elezioni ora non c'è più. Il governo ascolti la voce degli abitanti e di sindaci dell'Abruzzo che vivono sulla loro pelle le conseguenze del terremoto". 

Rosy Bindi, vicepresidente della Camera, ha partecipato al sit-in e espresso la propria solidarietà ai manifestanti: "Non sono più venuta in Abruzzo perché in campagna elettorale non volevo strumentalizzare le vostre difficoltà. E' finito il tempo delle passerelle e della false promesse. Il governo deve mettere risorse vere per la ricostruzione e dare certezze a tutti sul futuro dell'Aquila e di tutti gli altri centri colpiti dal terremoto. Avete pienamente ragione e sarebbe una vergogna se anche in questo caso il governo decidesse di porre la fiducia, rifiutando di accogliere le vostre richieste e di cambiare il decreto legge".

“Il governo Berlusconi tratta le migliaia di cittadini terremotati come sudditi a cui elargire delle graziose concessioni. Ricevere quanto necessario per ricostruire le proprie case è invece un diritto". Lo ha dichiarato il senatore Roberto Della Seta, capogruppo Pd in Commissione Ambiente, a margine del sit-in di promosso dai Comitati dei cittadini abruzzesi per la ricostruzione che chiedono al Governo certezze sulla ricostruzione. 
“Il decreto legge in discussione al Senato – ha continuato Della Seta - sebbene sia stato migliorato in alcuni punti col contributo fondamentale del Pd, rimane costellato di buchi neri e voragini, non prevedendo risorse certe e definite. Il governo Berlusconi ha promesso molto ma si rifiuta di inserire nel decreto impegni vincolanti. Per ricostruire le case, comprese quelle dei non residenti, per far ripartire le piccole e medie imprese, per sostenere il turismo, ci vogliono soldi veri e da subito”. 
“Non è accettabile inoltre che il governo estrometta i comuni, per tutto il periodo della ricostruzione, dalle scelte che riguardano il futuro dell’Aquila e degli altri comuni terremotati: passata la prima fase dell’emergenza la ricostruzione deve essere gestita dalle istituzioni territoriali democraticamente elette”. 

Al posto delle intercettazioni si metta invece definitivamente al bando l'indifferenza, l'ipocrisia e le strumentalizzazioni. Che le promesse diventino realtà e che finiscano le passerelle a L'Aquila. Ma da domani, oggi c'è quella del premier.

giovedì 4 giugno 2009

6-7 GIUGNO: VOTA SERRACCHIANI !!!


PER UN FRIULI PROTAGONISTA IN EUROPA.

SULLA SCHEDA MARRONE ACCANTO AL SIMBOLO DEL PARTITO DEMOCRATICO SCRIVI: SERRACCHIANI


lunedì 25 maggio 2009

NON MANCATE!!!

DOMENICA 31 MAGGIO ORE 11.15


IN PIAZZA MAZZINI (al Borgat) A TOLMEZZO

L'ONOREVOLE PIERO FASSINO E LA CANDIDATA ALLE ELEZIONI EUROPEE


DEBORA SERRACCHIANI


INCONTRERANNO ELETTORI E SIMPATIZZANTI


PARTECIPATE NUMEROSI !!!

martedì 19 maggio 2009

IMPUNITO!!!

Corruzione in atti giudiziari e falsa testimonianza. Questi sono i capi d'accusa per cui l'avvocato David Mills è stato condannato dalla Procura di Milano a 4 anni e 6 mesi. “Mentì per consentire a Berlusconi e alla Fininvest l'impunità dalle accuse, o almeno, il mantenimento degli ingenti profitti realizzati". Il premier contesta la sentenza e, come al solito, si sente al di sopra della legge. Così, sicuro dell'impunità datagli dal Lodo Alfano dichiara: "da questi giudici non mi farò processare. Risponderò in Parlamento". Poi, come da copione, attacca la stampa con un perentorio “vi dovete vergognare”. Nell'indignazione geenrale, il Pd chiede a Berlusconi di rinunciare all'immunità e farsi processare come sarebbe per ogni cittadino “normale”.

Per Dario Franceschini, a margine di un incontro pubblico a La Falchera, “c'è una sentenza che condanna e che dice cose molto preoccupanti sul ruolo avuto dal premier. E' chiaro che a questo punto il lodo Alfano è stato fatto per bloccare quel procedimento". 

"Il Lodo Alfano - ha dichiarato il leader del Pd - è stato come staccare dai tribunali la scritta 'La legge e' uguale per tutti' che sta lì perché è la Costituzione che lo impone. L'unico modo per riattaccare simbolicamente quel cartello nelle aule di giustizia italiana - ha aggiunto - credo sia che il premier venga in Parlamento, come ha annunciato e venga a dire che rinuncia ai privilegi del Lodo Alfano e accetta il giudizio come tutti gli italiani normali".

"Vorrei un paese in cui tutti gli uomini politici anche gli avversari condividessero due parole: pulizia e serietà - ha concluso Franceschini - e purtroppo non c'è traccia".

Nelle motivazioni della sentenza Mills, si legge che l'avvocato inglese "ha agito certamente da falso testimone da un lato per consentire a Silvio Berlusconi e al gruppo Fininvest l'impunità dalle accuse, o, almeno, il mantenimento degli ingenti profitti realizzati attraverso il compimento delle operazioni societarie e finanziarie illecite compiute sino a quella data, dall'altro ha contemporaneamente perseguito il proprio ingente vantaggio economico". La somma di denaro intesa come “il prezzo della corruzione” fu pari a 600mila dollari. A questi soldi vanno aggiunte le 45mila sterline inglesi – dichiarate al fisco – percepite direttamente da Silvio Berlusconi ovvero “enormi somme di denaro, estranee alle parcelle professionali" di David Mills. 

L'attività del legale era “dettata dalla necessità di distanziare la persona di Silvio Berlusconi dalle società off shore, al fine di eludere il fisco e la normativa anticoncentrazione, consentendo anche, in tal modo, il mantenimento della proprietà di ingenti profitti illecitamente conseguiti all'estero, la destinazione di una parte degli stessi a Marina e Piersilvio Berlusconi". 

In sostanza, per i giudici, "il fulcro della reticenza di Mills, in ciascuna delle sue deposizioni, sta nel fatto che egli aveva ricondotto solo genericamente a Fininvest, e non alla persona di Silvio Berlusconi la proprietà delle società off shore, in tal modo favorendolo in quanto imputato in quei procedimenti". 

Mills era stato condannato lo scorso febbraio per accadimenti avvenuti nel 2004. L'avvocato inglese aveva ammesso di aver ricevuto 600mila dollari dal gruppo Fininvest per dire il falso nei processi in cui era coinvolto Berlusconi: le tangenti alla Guardia di finanza e All Iberian. A gennaio 2009 aveva ritrattato le sue dichiarazioni quasi in contemporanea con l'approvazione del Lodo Alfano che consentiva a Berlusconi l'immunità giudiziaria evitando l rinvio a giudizio per corruzione.

Lapidario il commento alla vicenda da parte di Pierluigi Bersani, responsabile dell'area Economia del Pd: “Se Berlusconi viene in parlamento per propinarci il solito spot si risparmi pure il viaggio”.

Per Lanfranco Tenaglia, responsabile Giustizia del Pd, ”le motivazioni della condanna dell'avvocato Mills confermano ancora di più che il presidente del Consiglio ha evitato una condanna per gravi reati solo grazie all'immunità garantitagli dal lodo Alfano che oramai può essere definito come il padre di tutte le leggi ad personam. In un paese normale un presidente del Consiglio coinvolto in un processo avrebbe reso conto della sua condotta ai giudici, in Italia si limita a raccontare la sua personalissima versione davanti alla stessa maggioranza che ne ha votato l'impunità”.

Dello stesso parere anche Marina Sereni, vicepresidente dei deputati PD. “Silvio Berlusconi si è regalato l’immunità con il Lodo Alfano avendo più di un sospetto che la sentenza del processo Mills avrebbe detto che l’avvocato inglese ha agito da falso testimone a vantaggio dell’attuale premier e del gruppo Fininvest. Rinunci a quel privilegio e sia, una volta tanto, davvero un cittadino come tanti che affronta, come tutti, le sentenze. Oggi il tribunale di Milano ha spiegato il perché della condanna per corruzione, ma noi che crediamo davvero che la giustizia sia uguale per tutti, avremmo aspettato i ricorsi e il verdetto di ultimo grado. Non è sufficiente, per questo, che Berlusconi venga in Parlamento a spiegare. Un cittadino semplice sarebbe andato nell’aula del tribunale. Il presidente del Consiglio faccia lo stesso”.

lunedì 18 maggio 2009

FIRMIAMO LA PETIZIONE

APPELLO

 No ad un welfare regionale che discrimini minori, studenti e famiglie 

in base alla loro provenienza

Sì ad un welfare che promuova l’integrazione e la coesione sociale

I diritti alla  protezione dell’infanzia, al diritto allo studio e

al sostegno alle famiglie  sono diritti di tutti

I firmatari esprimono la loro preoccupazione e contrarietà verso i contenuti della proposta di legge n. 39 (“Narduzzi e altri”) volta a modificare i requisiti di accesso alle prestazioni sociali previste dalle l.r. n. 11/2006 (“Carta famiglia”), n. 20/2005 (abbattimento delle rette per l’accesso ai nidi d’infanzia),  n. 3/1998 (Art. 16 c. 48: assegni per il contributo alle spese di trasporto e di acquisto dei libri di testo degli alunni delle scuole superiori), n. 2/1991 (diritto allo studio e contributi per l’accesso agli istituti scolastici parificati), n. 6/2006 (art. 41: Fondo per l’autonomia e l’assistenza a lungo termine delle persone non autosufficienti).

            Secondo quanto approvato il 17 marzo scorso dalle commissioni regionali IV e VI del consiglio regionale del F.V.G., si intende condizionare l’accesso a dette prestazioni sociali al possesso di un requisito di anzianità di residenza sul territorio regionale di almeno cinque anni per i cittadini italiani e degli altri paesi membri dell’Unione Europea e di almeno dieci anni per i cittadini di paesi terzi non membri dell’Unione Europea.

            Se tali norme venissero approvate molti nuclei familiari residenti nel FVG verrebbero esclusi dal beneficio di tali prestazioni sociali volte  alla tutela dell’infanzia,  del diritto all’istruzione dei minori, al sostegno delle funzioni genitoriali, e all’autonomia delle persone non autosufficienti e questo solo in ragione della loro diversa provenienza  e della mancanza di “autoctonia”.

Le norme che il consiglio regionale si appresta a discutere  appaiono in evidente contrasto con i principi universalistici della tutela dell’infanzia e dell’accesso all’istruzione contenuti negli strumenti di diritto internazionale vincolanti per l’Italia quali la Convenzione di New York sui diritti del fanciullo e la Convenzione dell’UNESCO contro la discriminazione nell’educazione. Tali convenzioni internazionali non ammettono discriminazioni tra i minori nell’accesso all’istruzione e all’assistenza sociale, ivi compresi gli interventi in materia di spese scolari e borse di studio. Ugualmente, si rileva l’inconciliabilità  delle norme proposte con il diritto costituzionale all’istruzione e al principio di eguaglianza di opportunità nella progressione degli studi di cui all’art. 34 della Costituzione italiana.

            Le norme proposte non appaiono inoltre compatibili con il diritto comunitario che esclude ogni forma di discriminazione anche indiretta o dissimulata fondata sul requisito dell’anzianità di residenza,  in quanto tale criterio può essere più facilmente soddisfatto dai cittadini nazionali piuttosto che dai lavoratori comunitari, finendo dunque per privilegiare in misura sproporzionata  i primi a danno dei secondi e violando così il principio di libera circolazione all’interno dello spazio europeo.

            Non si può non sottolineare, inoltre, l’irragionevolezza di una tale proposta di legge che finirebbe per escludere dalle prestazioni sociali connesse ai servizi per l’infanzia, al sostegno alla genitorialità e alle persone non autosufficienti proprio quelle persone -  siano esse cittadini italiani provenienti da altre regioni che lavoratori stranieri -che ne hanno maggiore bisogno in ragione della circostanza obiettiva del loro percorso migratorio che li porta lontano dai luoghi di origine e, dunque, dalla rete allargata dei famigliari che solitamente sostengono i genitori nella cura e custodia dei bambini in tenera età (ad es. in primis i nonni).

            Con l’approvazione delle norme ora proposte  verrebbe completamente snaturata la funzione del Welfare regionale: da strumento di integrazione, emancipazione sociale  e promozione di una società  solidale e maggiormente coesa, esso diverrebbe  strumento  di emarginazione e di rifiuto dell’ ”altro”.

            Una società che non si pone il compito dell’integrazione sociale, ma al contrario  promuove  la discriminazione tra le persone  fin dalla tenera infanzia e nel corso dell’adolescenza, non sarà una società più stabile e sicura, bensì più fragile ed esposta alle frustrazioni e ai conflitti sociali ed identitari. L’eguaglianza delle opportunità ed il divieto di discriminazioni sono il presupposto della civile convivenza. Con l’approvazione di ulteriori norme discriminatorie ed anti-europee, la Regione FVG rischia di allontanarsi sempre più dai processi di integrazione europea e di perdere la propria vocazione di area di incontro e convivenza tra culture,  popoli e civiltà.

Per tali ragioni chiediamo ai consiglieri regionali del FVG di:

l      respingere le norme contenute nella proposta di legge n. 39, così come approvata in commissione, con contestuale mantenimento dell’attuale assetto normativo in materia di abbattimento delle rette per l’accesso ai nidi d’infanzia (l.r. n. 20/2005), di assegni per il contributo alle spese di trasporto e di acquisto dei libri di testo (l. r. n. 3/1998),  di contributi per la frequenza di istituti scolastici parificati (l.r. 14/1991),  di prestazioni e servizi per il sostegno alle persone non autosufficienti (l.r. n. 6/2006) che prevedono il solo requisito della residenza sul territorio regionale o della frequenza di istituti scolastici collocati sul territorio regionale, unitamente ai requisiti reddittuali; lo stesso viene proposto  in materia di normativa sulla  “carta famiglia” (l.r. n. 11/2006), che prevede il requisito della residenza annuale sul territorio regionale.

 

l      emendare la l.r. n. 9/2008 (art. 9) che esclude gli stranieri extracomunitari dai benefici del “fondo povertà” e prevede per i cittadini italiani e comunitari un requisito di anzianità di residenza triennale sul territorio regionale; emendare la l. r. n. 17/2008 (art. 10 c. 25)  che prevede il requisito della residenza decennale in Italia, di cui almeno un quinquennio trascorso nel territorio regionale,   ai fini dell’erogazione del bonus bebè per i nati sul territorio regionale a partire dal 1 gennaio 2007; nonché emendare la l.r. n. 16/2008 (art. 38 c. 2) che prevede il medesimo requisito di anzianità di residenza  per l’assegnazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica. Tali requisiti di anzianità di residenza, infatti, oltreché incostituzionali, non appaiono compatibili con gli obblighi comunitari, come già sottolineato pubblicamente dalla Commissione Europea.

           Il presente appello, promosso dalla Rete per i diritti di cittadinanza del Friuli Venezia Giulia e dal Centro E. Balducci di Zugliano (UD), è aperto all'adesione di associazioni, enti, sindacati, singoli cittadini. L'adesione va inviata all'indirizzo: appello@fastwebnet.it

 

martedì 12 maggio 2009

MANDI OTTAVIO

Il circolo del Partito Democratico di Paularo profondamente commosso e costernato per l'improvvisa perdita dell'amico Ottavio porge le più sentite condoglianze alla famiglia Sbrizzai.
MANDI TAVIO!!!

venerdì 17 aprile 2009

AREA MONTAGNA: IL PD ATTACCA LA PROVINCIA

Il Partito Democratico critica il presidente della Provincia di Udine e tutta la sua giunta. "Il presidente della Provincia Fontanini, denuncia il capogruppo del Pd alla Comunità Montana Pasquale D'Avolio, ha dichiarato in un incontro a Pontebba, che la Provincia di Udine è pronta a prendersi in carico il governo del territorio." Tutto il contrario di quanto dichiarato dai relatori intervenuti, Ghidina, in particolare, il quale ha sottolineato la gravità della situazione in montagna anche a seguito dell'esito negativo del referendum sulla provincia dell'Alto Friuli nel 2004."
Per D'Avolio, Fontanini stava "esplicitando quanto sta già cercando di fare, non solo proponendo la soppressione delle Comunità Montane", "senza tener conto che tutti i finanziamenti europei come i Fas debbono passare attraverso l'organo comprensoriale più vicino alle esigenze della popolazione, ma spogliando la montagna dell'unica struttura provinciale esistente che era l'Area Montagna avocando a sè, nel senso di trasferire nel capoluogo friulano la dirigenza, affidata a due dirigenti con sede a Udine". "La carnia torna ad essere un protettorato della provincia: senza alcuna autonomia operativa. Ne risentiranno l'efficienza degli uffici decentrati nel capoluogo carnico, viabilità ed edilizia scolastica in primis". D'Avolio prosegue: "non vorremmo che 'prendersi carico del territorio' da parte della provincia significhi prendersi carico anche del patrimonio del territorio, dalle centraline ai capannoni, costruito dalla Comunità Montana, ora a rischio trasferimento".

martedì 7 aprile 2009

SCUOLA DI FORMAZIONE AMBIENTE E FUTURO AD AMALFI


Scuola di formazione politica per i giovani del Partito Democratico argomento l'ambiente e il futuro . Amalfi è stata la cornice che ha ospitato oltre 500 giovani da tutta Italia, la provincia di Udine è stata rappresentata dal segretario del circolo di Paularo Fabio Gardelli e da quello del circolo di Pozuolo del Friuli Rocco Repezza. La nuova politica del partito democratico riparte dalla tutela del nostro impareggiabile territorio, dalla valorizazione del nostro passato e dalla promozione del di un modello sostenibile di sviluppo. Realizzare una scuola sull'ambiente quando proprio l'ambiente è al centro dell'agenda internazionale assume in Italia un doppio significato. Non rimanere tagliati fuori, portando nel nostro paese il meglio dell'innovazione e della ricerca, contrastare con fermezza, attraverso la promozione di una nuova cultura politica, l'inaccettabile schema di sotto-sviluppo proposto dal governo Berlusconi. mentre nelle cancellerie occidentali l'obiettivo sembra chiaro a tutti, fare della crisi un'opportunità di rinnovamento, in Italia ci si propone di continuare nella devastazione del teritorio, negli incentivi a un sistema poco competitivo ed arretrato per tirare avanti finchè l'economia mondiale non riprenda a crescere. Con la scuola di Amalfi il Partito democratico e il settore formazione sono determinati a voltare pagina. Il nuovo modo di vivere la politica e di are politica per il partito democratico deve basarsi senza dubbio su due semplici parole: SVILUPPO SOSTENIBILE.

lunedì 30 marzo 2009

BREVE CRONOSTORIA DEL CIRCOLO DI PAULARO

Tutto ha inizio il 14 Ottobre 2007 giorno delle primarie per l'elezione del segretario nazione del nascente partito denominato P.D. (partito democratico) che vedeva la confluenza in un unico soggetto politico di 2 partiti cardine della politica italiana: Margherita e Democratici di Sinistra (DS).
L'evento delle primarie ha visto la straordinaria la partecipazione di milioni di persone in tutta Italia che, oltre al segretario nazionale, hanno scelto anche il rappresentante regionale, risultato essere in Friuli il consigliere regionale Bruno Zveck.
Anche Paularo ha contribuito alla creazione del nuovo soggetto politico, infatti in loco ha avuto luogo la votazione contando la partecipazione di qualche centinaio di persone.
Il passo successivo, a livello locale, è stata la convocazione dell'assemblea di circolo, con la chiamata di quanti avevano partecipato alle primarie, il giorno 20 Febbraio 2008 per eleggere il direttivo locale. In tale occasione hanno preso parte circa una cinquantina di persone e in seguito alle votazioni l'esecutivo è così composto:
Golino Luciano
Durighello Simone
Plozner Alessandro
Plozner Mara
Gardelli Fabio
D'Avolio Pasquale
Fabiani Albano
Della Schiava Giacomo.

A seguito delle votazioni il nuovo direttivo si è riunito per eleggere il segretario locale e all'unimità la carica è stata affidata a Luciano Golino.
Il nuovo organo si è incontrato parecchie volte per discutere di proposte e iniziative da concretizzare sul territorio.
La sera del 09 Dicembre 2008, infatti, ha avuto luogo un incontro pubblico intitolato “La montagna energetica” al quale hanno partecipato come relatori il presidente di SECAB. Luigi Cortolezzis, il consigliere regionale Enzo Marsilio e il vice- sindaco di Paularo Isaia Dereani.
L'argomento trattato è risultato di notevole interesse nonché attualità, l'intervento del vice- sindaco è stato un approfondimento su un argomento molto vicino a tutti gli abitanti di Paularo, ossia la imminente costruzione di 2 centraline sul corso del fiume Chiarsò.

Il giorno 28 Gennaio durante un'incontro del direttivo il segretario in carica Luciano Golino ha rassegnato le proprie dimissioni per motivi strettamente personali. Il circolo è stato quindi chiamato a indicare un nuovo rappresentante e il giorno 23 Febbraio Fabio Gardelli è diventato il nuovo segretario del PD di Paularo.
Numerose iniziative sono in cantiere per il circolo pd, una delle iniziative per il momento concretizzate è stata la creazione di questo sito, di notevole importanza per avere un filo diretto con tutti quelli che vogliono interagire con noi per discutere dei problemi, proporre argomenti di dibattito e cercare di creare qualcosa di nuovo e utile per la nostra comunità.

sabato 21 marzo 2009

NUOVO SEGRETARIO PER IL CIRCOLO DI PAULARO

Il circolo del Partito Democratico di Paularo surroga il proprio coordinatore comunale. In seguito alle recenti dimissioni per motivi strettamente personali del segretario Luciano Golino, il direttivo, riunitosi a fine febbraio assieme ai rappresentati delle istituzioni comunali e sovra comunali, ha nominato all’unanimità Fabio Gardelli come nuovo coordinatore del circolo locale.
Il nuovo segretario confermando il proprio impegno, intende continuare il percorso avviato dal precedente segretario incentivando la partecipazione della popolazione al circolo del partito democratico e la diffusione dei principi e degli ideali che contraddistinguono il centrosinistra.
Per informare costantemente i cittadini sugli avvenimenti politici a livello nazionale e soprattutto a livello locale il circolo ha un suo blog settimanalmente aggiornato in internet. In tale spazio saranno pubblicati interventi tesi a mettere al corrente tempestivamente sugli eventi della vita politica che interessino la comunità di Paularo.
Non sarà assolutamente tralasciato dal circolo l’argomento montagna. Infatti si stanno predisponendo degli incontri aperti alla popolazione su temi che riguardano lo sviluppo sostenibile della montagna, la sostenibilità locale e le fonti di energia.
Altro argomento che il partito democratico intende approfondire è il sociale con particolare riferimento alle politiche per la famiglia. Difatti il circolo sta programmando per il mese di aprile un incontro pubblico in cui fare il punto della situazione su sanità locale, servizi sociali e bonus per le famiglie.
Il partito democratico di Paularo, quindi, punta a diventare un punto di riferimento per tutta la popolazione che si riconosce in un progetto riformista e progressista nel panorama politico del comune di Paularo.

martedì 10 marzo 2009

IL BLOG DEL CIRCOLO PD DI PAULARO

Un nuovo mezzo di informazione sulla vita politica e non nel Comune di Paularo.